La storia dell'Ordine







NOTE STORICHE SULLA VITA DI COSTANTINO

Caio Flavio Aurelio Claudio Costantino nacque in Illiria (attuale Serbia) intorno al 272 d.C. figlio del “Cesare” delle Gallie, Valerio Costanzo Cloro e di Elena, originaria della Bitinia (nell'attuale Turchia) e delle cui origini sappiamo ben poco.
L'ascesa al potere di Costantino avviene in seguito ad una lunga serie di successioni nelle due principali figure previste dal sistema tetrarchico di Diocleziano (cioè due Augusti ai quali erano sottoposti due Cesari) che presero il via quando, nel 305 d.C. Diocleziano stesso si ritirò dalla carica di Augusto e costrinse il suo pari (ma più giovane e dunque subordinato) Massimiano a fare altrettanto.
A quel punto, dunque, l'impero era retto dagli Augusti Galerio e Costanzo Cloro, aventi come Cesari Severo e Massimino Daia.
Alla scomparsa di Costanzo, nel 306 d.C. Costantino  fu nominato Augusto dal proprio esercito (al tempo le nomine fatte dagli eserciti erano abbastanza comuni), sovvertendo l'ordine stabilito da Diocleziano. Fu Galerio a risolvere la questione, nominando Severo come Augusto e dando a Costantino il ruolo di Cesare. Ciò, però, estrometteva Massenzio che, figlio di Massimiano e genero di Galerio, reclamava i propri diritti.
Aiutato da Massimiano, Massenzio riuscì ad assumere il comando delle truppe di Severo che, fatto prigioniero, fu costretto ad abdicare, lasciando il ruolo di Augusto a Massenzio, che nominò Massimiano suo Cesare.
Per garantirsi la neutralità di Costantino, nel 307 d.C. Massimiano gli propose in sposa sua figlia Fausta e la nomina ad Augusto. Lo stesso anno Galerio attaccò le truppe dell'usurpatore Massenzio, ma non riuscì a sconfiggerlo.
Nel 308 d.C. al posto di Severo, Augusto considerato legittimo, fu nominato Licinio, creando una situazione in cui vi erano tre Augusti e due Cesari, di fatto distruggendo l'ordine voluto da Diocleziano. Massimiano cercò di riprendersi il posto di Augusto spodestando il figlio, ma non essendoci riuscito cercò rifugio dal genero, Costantino.
La morte di Galerio, nel 311 d.C. riportò solo apparentemente il sistema in parità. Nel 312 d.C. Costantino, dopo essersi accordato con Licinio, al quale aveva dato in sposa sua sorella Costanza, mosse contro Massenzio, uno scontro che si risolse con la vittoria di Costantino durante la battaglia di Ponte Milvio a Saxa Rubra, a circa 15 Km da Roma, il 27 ottobre del 312 d.C.
Questa data è fondamentale nella storia della vita di Costantino, poiché è in questo momento che gli viene attribuita la conversione al cristianesimo (anche se bisogna ricordare che egli chiese il battesimo soltanto in punto di morte).
Alla vigilia della battaglia, infatti, Costantino avrebbe avuto una visione soprannaturale consistente nella apparizione di una Croce fiammante con la scritta In Hoc Signo Vinces. L’indomani mattina – nel sonno – Costantino avrebbe udito una voce che gli ordinava di far disegnare sugli scudi dei suoi soldati quello che fu detto il Chrismon, ossia la X (chi) e la P (ro), dalla parola  greca Xpictos (Christos). Inoltre, fece fare in tutta fretta un vessillo a forma di Labaro cremisi recante il Monogramma e lo consegnò alla sua Guardia del Corpo, sì che diventasse
anche “Guardia al Labaro”. Dopo la vittoria, Costantino fece dare a ciascuno dei Cavalieri una “torques” d’oro avente per pendente un Chrismon d’oro, denominandoli “Cavalieri Aurati” (Eusebio: Vita Costantini ed Historia Ecclesiastica).

Sconfitto Massenzio, Costantino potè dedicarsi asi suoi progetti sulla stabilità dell'Impero. Nel 313 incontrò Licinio a Milano in previsione delle nozze con Costanza, per discutere dei rapporti con Massimino. Tale incontro è indicato da parte degli storici come momento cruciale per l'Editto di Costantino (anche se con tutta probabilità fu emanato, tecnicamente, da Licinio) o Editto di Milano, che sanciva anche la libertà per chiunque di professare la propria fede religiosa. In questo incontro, i due Augusti concordarono anche che non vi era più spazio per Massimino Daia, il quale fu infatti successivamente sconfitto da Licinio e costretto al suicidio.


Il Cristianesimo si stava diffondendo rapidamente nell'Impero Romano. Tuttavia, in Africa la repressione anticristiana era stata forte in un primo momento ed era stato imposto ai membri del clero la consegna dei libri sacri ai magistrati romani. Una volta terminata la repressione, quei membri del clero che a tale imposizione si erano opposti non desideravano reintegrare coloro che ritenevano dei traditori. In particolare, veniva messa in dubbio la validità dei sacramenti amministrati da questi. I cosiddetti “rigoristi” ritenevano illegittima la nomina di Ceciliano a Vescovo di Cartagine ed a questi contrapposero Maggiorino, il quale morì poco dopo la nomina. Il suo posto fu preso da Donato, che diede il nome al cosiddetto donatismo, un vero e proprio scisma all'interno della Chiesa africana. I donatisti invocarono l'intervento di Costantino. Da questa situazione, in realtà molto lunga e complessa da analizzare, nacque il Concilio di Nicea, che Costantino con tutta probabilità presiedette, anche perché il Papa non riteneva necessario di doversi allontanare da Roma. Il Concilio, al quale Costantino aveva invitato tutti i Vescovi della Chiesa cristiana (circa 1800, per lo più presenti in Oriente e di cui alla fine il numero totale dei presenti fu stabilito in 318), si espresse in favore di Ceciliano ma al di là di ciò è storicamente importante per la Chiesa perché in quella sede nacque, seppure simbolicamente, il Credo. 


Tra il 314 ed il 316 finì anche la tregua tra Costantino e Licinio. La battaglia non fu facile ma alla fine Costantino riuscì a limitare al minimo l'influenza di Licinio e ad instaurare una discendenza dinastica, diametralmente opposta alla tetrarchia di Diocleziano.

Costantino nominò infatti:

  • due Cesari per l'Occidente: Crispo, figlio avuto da Minervina e Costantino II, figlio di Fausta e dell'età di poche settimane;
  • un Cesare per l'Oriente: Liciniano, di due anni, figlio di Licinio e Costanza.


Lo scontro finale tra i due augusti avvenne nel 323. Dopo essersi rifugiato a Bisanzio ed essere poi da qui fuggito, Licinio fu sconfitto definitivamente nel 324 a Crisopoli, sul Bosforo e per intercessione della moglie Costanza ebbe salva la vita ed ottenne di vivere da privato in Tessalonica. Al tempo stesso, suo figlio Liciniano perse la dignità di Cesare e dunque l'Impero fu unificato sotto la dinastia di Costantino, poco più che cinquantenne.

Tra il 325 ed il 326, Licinio e Liciniano (di 11 anni) vennero entrambi messi a morte perché sospettati di voler in qualche modo riguadagnare le proprie rispettive dignità.

Nel 326 venne versato del sangue anche nella famiglia di Costantino: Crispo e Fausta furono, infatti, condannati a morte. Le ipotesi sulle motivazioni di tali omicidi sono fonte delle più disparate speculazioni. Di sicuro sappiamo che entrambe le vittime furono sottoposte alla damnatio memoriae

 

Costantino non era mai stato particolarmente legato a Roma e nel tempo maturò l'idea di edificare una seconda capitale dell'Impero: la scelta cadde su Bisanzio, per la sua posizione geografica e perché già fortificata. Qui egli visse fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 337.
Costantino era consapevole del suo destino ed aveva deciso di essere battezzato. A celebrare il battesimo fu Eusebio, Vescovo di Costantinopoli.
Sorprendentemente, Costantino non programmò a dovere la propria successione e ciò lasciò spazio ad un susseguirsi di lotte sanguinarie tra i suoi successori, che terminarono nella nomina ad Augusto di Giuliano (noto poi come "l'apostata").


VICENDE DELL’ORDINE MASSONICO MODERNO


Risalire alle origini dell’Ordine Massonico della Croce Rossa di Costantino è molto difficile, poiché ci si trova immediatamente di fronte ad alcune situazioni poco chiare risalenti alla fine del 1700, quando sul panorama massonico iniziò a comparire una gran varietà di gradi che incorporavano o facevano riferimento al nome “Croce Rossa”. Tra questi, la Croce Rossa di Babilonia, la Croce rossa di Palestina, quella di Patmos, quella di Roma e Costantino e ad esse si aggiungevano varie versioni di “Rosa Croce”, come i Rosa Croce del Royal Order of Scotland, tutti nascosti nei meandri di vecchi Riti Massonici.


L'Ordine si presenta nella sua attuale concezione grazie al lavoro di ricerva storica del Fratello Sir Robert Wentworth Little, che riuscì a trovare testimonianza di un antico rituale dal nome “The Red Cross of Constantine”, operativo già nel 1700 e con tutta probabilità fortemente legato ad un altro che si denominava sia "cavalleresco" sia "Croce Rossa" operativo nei primi del 1800. Il ritrovamente di rituali, documenti di affiliazione ed altre lettere che ne descrivevano le caratteristiche, permise a Robert Wentworth Little di lavorare alla fondazione, nel 1865, del Grand Imperial Conclave of Enlgand and Wales and Its Divisions and Conclaves Overseas, che dalla sua nascita ha autorizzato la fondazione di Conclavi in oltre 30 Paesi di tutto il mondo.

Il forte impatto delle splendide cerimonie che si tengono nell'Ordine ha portato alla sua rapida diffusione con la nascita di Gran Conclavi in Maine (1875), Scozia (1876), U.S.A. (1907), Canada (1936), Messico e Filippine (1946), , Australia Occidentale, Queensland (1984), Australia del Sud, Victoria (1984), Australia Nord Occidentale,  Nuova Zelanda (2012)., Golfo di Guinea, Mauritius (2019).


Ovviamente, l'Ordine è presente in Europa in importantissimi Paesi nel network della Massoneria internazionale: Grecia (Atene, 21 maggio 1982), Benelux (dapprima nel 1985 in Olanda, poi dal 1990 è stata creata la Divisione del Benelux insieme ai Conclavi del Belgio, sotto la supervisione del GIC. inglese), Germania, Francia (Tolosa, 19 febbraio 1999), Italia (20 aprile 2002), Finlandia (2002), Cipro (2006), Gran Loggia di Danimarca, Svezia, Gran Loggia di Norvegia, Croazia (2008).

L'Ordine Massonico della Croce Rossa di Costantino non deve essere confuso con Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nonostante entrambi utilizzino come emblema la croce sormontata dal ChiRo.
Il grado di Cavaliere di Costantino ha origine nel XII secolo, quando l’imperatore bizantino Isacco II Angelo secondo l’opinione generale rifondò l’Ordo Militia Aurata, noto oggi come l’Ordine dello Speron d’Oro, in memoria della guardia del Labaro di Costantino. Tuttavia, è più probabile che questo Ordine sia stato fondato da una famiglia di esuli greci che avevano persuaso il Papa a riconoscere il proprio capostipite come pretendente per l’Impero d’Oriente e che poi fu trasformato nel Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Oggi, questo rappresenta uno degli ultimi legami con il vecchio Regno di Napoli ed è guidato dal Gran Maestro, Duca di Castro, capo della Casa Reale dei Borbone e delle Due Sicilie. Il passaggio ai Borbone risale al 1731, mentre dalla metà del 1600 era gestito dai Farnese di Parma. 




Introduction to the 

Red Cross of Costantine  (English version)